Corso seminariale - Teologia ludica, cristianesimo e gioco
Programma
Nel Novecento si è verificata un’ampia riscoperta della dimensione ludica della vita con esplorazioni filosofiche (Nietzsche, Wittgenstein, Benjamin, Heidegger, Gadamer, Fink), antropologiche (Huizinga, Caillois), psicologiche-pedagogiche (Piaget, Winnicot, Erikson), fino alle caleidoscopiche sperimentazioni informatiche-virtuali. Il seminario intende approfondire il contributo di alcuni teologi che hanno assunto il gioco come chiave di comprensione e rilettura del mistero di Dio, della fede e della Chiesa.
Nel 1918, Romano Guardini fu il primo a parlare della liturgia come gioco, in un capitolo del suo Lo spirito della liturgia. Altri teologi poi hanno esplorato affinità e connessioni tra logos cristiano e ludus: H. Cox, H. Rahner, J. Moltmann, K. Hemmerle. Sono soprattutto le dimensioni della festa, della gratuità, della fiducia, della lotta, dell’eccedenza, del piacere e del dono, a costituire l’ordito della trama ludica del cristianesimo, come della vita.
Obiettivo
Metodo
Il corso è seminariale, quindi dopo alcuni spunti introduttivi del docente, ogni studente sarà impegnato nella presentazione critica di un testo di un teologo.
La valutazione finale si baserà sull’esposizione del testo assegnato, sull’elaborato scritto, da consegnare nella modalità e nei tempi previsti dal regolamento, e sulla complessiva partecipazione dello studente al seminario.
Bibliografia
Giacchetta F., Gioco e trascendenza. Dal divertimento alla relazione teologica, Cittadella Editrice, Assisi 2005.
Guardini R., Lo spirito della liturgia. I santi segni, Morcelliana, Brescia 1971.
Hemmerle K., Preludio alla teologia, Città Nuova, Roma 2003.
Moltmann J., Sul gioco. Saggi sulla gioia della libertà e sul piacere del gioco, Queriniana, Brescia 1971.
Rahner H., L’homo ludens, Paideia, Brescia 1969.